Oggi siamo a Lucca, immersi fino alle orecchie in uno dei misteri più singolari d'Italia, e più precisamente a Palazzo Bernardini, un edificio costruito tra il 1517 ed il 1523. A differenziarlo da qualsiasi altra struttura simile o nelle vicinanze non è la data di edificazione, ma uno stranissimo dettaglio che tuttora conserva. Guardando all'altezza della prima finestra destra dell'enorme portone principale, infatti, non potrete che imbattervi nella famigerata ed ormai celebre Pietra del Diavolo, uno degli stipiti, ma incurvato innaturalmente. Se vi mettete ad osservarla da lontano, la curvatura vi sembrerà così accentuata da farla apparire quasi irreale, fatata, incantata, come di legno o di qualsiasi altro materiale più malleabile; se poi vi avvicinate nuovamente a toccarla, non avrete alcun dubbio sul suo materiale: la pietra anomala è davvero di pietra. Durissima. Quando l'uomo si trova di fronte ad un'incongruenza di cui non riesce a comprendere la ragione, ci scrive su un racconto. Tutt'al più una leggenda. Anche in questo caso la Pietra del Diavolo deriverebbe da un particolare evento, episodio in cui il diavolo avrebbe convinto i signori Bernardini a costruire un palazzo imperiale nel luogo esatto in cui avrebbe trovato un'icona miracolosa della Madonna, tanto venerata in città. L'immagine verrà distrutta per lasciare il posto proprio all'edificio e nel punto in cui si trovava, la pietra s'incurvò irrimediabilmente. Tanti sono stati fino ad oggi i tentativi tesi a raddrizzarla, persino utilizzando la resistenza di una struttura in ferro, ma ogni sforzo si rivelò vano. Perfettamente inutile. Ad oggi la pietra è sempre lì, visibile a tutti e minacciosa più che mai, testimone di un passato inverosimile e di presagi lontani.
Da Calì è tutto, al prossimo mistero.
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