giovedì 12 marzo 2009

Sirene e dugonghi, ecco cosa c'è di vero



Sirena: figura antropomorfa metà pesce e metà donna protagonista di miti, leggende, libri, pellicole e cartoni animati. Questa è la definizione tradizionale del termine, quella che chiunque può tovare su testi, enciclopedie e dizionari. Sull'esistenza di meravigliose principesse marine tra le pagine dei libri nessuno può nutrire alcun dubbio: le sirene hanno da sempre abitato la tradizione popolare ed i racconti tramandati di padre in figlio tanto che chiunque di noi dovrebbe averne l'immagine ben chiara nella mente. Se secondo la tradizione orientale la sirena si presenta come una creatura a metà strada tra la donna ed un uccello, pertanto più comunemente associata all'arpia che con il suo canto attirava i marinai e li faceva naufragare sulle loro isole per divorarli, secondo alcuni miti greci, invece, vennero generate da tre gocce di sangue perse da Acheloo durante un combattimento, lo stesso guerriero che altri racconti riconducono al loro progentiore, unitosi con Mnemosine, Calliope o Tersicore. Per altre narrazioni ancora furono trasformate da Demetra per andare a cercare Persefone che Plutone aveva rapito o tramutate dalle Muse, invidiose del loro meraviglioso e suadente canto angelico. Infine siamo a conoscenza di alcuni miti che ricollegano la loro trasformazione ad un atto compiuto da Afrodite che decise di punirle per la loro continua fuga dai piaceri carnali. A prescindere dalla loro origine (ricordiamo che il primo a menzionarle fu Omero) e dalle più o meno fantasiose descrizioni che delineavano una creatura il cui canto infondeva nei marinai che l'ascoltavano saggezza ed onniscenza e che poteva addirittura frenare la forza dei venti, è stato scientificamente ipotizzato che questa mitologica figura potesse essere assimilabile al cosiddetto dugongo, mammifero marino diffuso nell'antichità anche nel Mar Mediterraneo con cui avrebbe in comune diversi elementi fisici (le ghiandole mammarie toraciche e la consuetudine di allattare i cuccioli sostenendoli con le pinne anteriori). L'unico aspetto che regge ben poco nella teoria che assimilerebbe le due creature riguarda la bellezza e la voce melodiosa che solitamente vengono attribuite alle sirene, immagine che va a cozzare nettamente con quella dei dugonghi, tutt'altro che avvenenti. Parola di Cristoforo Colombo. E se pensiamo che persino recentemente (luglio 2005) un video amatoriale inchioderebbe l'immagine di una creatura perfettamente identica a quella della sirena perfetta, c'è da dire che gli avvistamenti sono davvero numerosi, dall'antichità fino, appunto, ad oggi e in ogni parte del mondo. Il Dugongo, al contrario, non era onnipresente. Viene dunque da chiedersi chi fosse quella figura sottomarina immortalata dall'occhio della videocamera del subacqueo e che ricorda in tutto e per tutto la silhoette della sirena: esistono davvero queste dee del mare? Bella domanda, lo so. Bella quanto qualsiasi meravigliosa sirenetta.



Da Calì per ora è tutto.

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