giovedì 29 gennaio 2009

Attenzione al libro dei nomi dei morti


Un testo temutissimo. Diabolico. Il registro della Banca d'Italia? Il libro nero dell'alta finanza? No, il Necronomicon, un'opera che contiene un vasto numero di formule magiche per evocare i demoni ed altre forze del male e che, nella sua versione originale, pare fosse stato rilegato in pelle umana, la stessa che veniva prelevata dai corpi delle persone uccise dalla stregoneria. Un testo che fa paura a molti e la cui lettura a voce alta evocava spiriti maligni: tante, secondo la stessa storia che abbraccia le sue pagine, furono le persone che, ignorando ogni cautela, furono vittime di orribili incidenti e terrificanti coincidenze. Ecco perché del testo esistono poche copie, custodite nelle stanze di sicurezza di celebri biblioteche (tra cui quella Vaticana) e non destinato al pubblico, ma principalmente stampato per essere a disposizione dei più curiosi studiosi dell'occulto. Secondo le credenze, il libro fu opera di un arabo ritenuto folle, Abdul Alhazred, che sarebbe stato informato dei dati riportati da forze soprannaturali, e poi tradotto in inglese da un certo Olaus Wormius, messo subito al rogo. L'altra strada battuta, invece, riguarda il narratore Howard Philips Lovecraft, scrittore di un gran numero di romanzi, liriche, racconti e saggi nell'ambito del fantastico e dell'orrore che ad oggi è divenuto un vero caso letterario, tra l'altro considerato non solo il padre del Necronomicon, frutto della sua fervida fantasia, ma anche la causa di sterminate influenze sulla narrativa soprannaturale mondiale. Che sia stato davvero lui ad immagianre il testo o, come molti altri ipotizzano, che si sia ispirato ad un vecchio manoscritto probabilmente in suo possesso, non ci è concesso sapere. L'unica cosa che possiamo affermare con chiarezza è che se fosse vera la seconda ipotesi, il libro non sarebeb stato il frutto di un immaginario fervido, prolifico e straordinariamente fantasioso, ma realmente esistito. Non sappiamo se esista o se sia mai esistita una verità univoca ed assoluta al riguardo, ma il Necronomicon è un testo che spaventa al solo nominarlo, figurarsi a leggerlo o a pronunciare le formule trascritte. La magia contenuta nelle sue pagine oscure era siuramente maligna, intenta ad evocare spiriti dannati e demoni malvagi. Approfondire la questione a molti può sembrare un'avventura, ma gli studiosi più lucidi avvicinano l'esperienza più all'incubo che ad un viaggio conoscitivo. Meglio dunque, almeno per il momento, non andare avanti, ma guardare a passare oltre. Almeno noi, mettiamoci in banca.

Da Calì per ora è tutto.

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