martedì 24 febbraio 2009

Chi erano i Benandanti?


Il male, esattamente come il bene, attrae e respinge. Questo potere ambivalente ha condotto numerose schiere di uomini a diventare fedeli adepti del Maligno che in diverse epoche ha manifestato la propria essenza diabolica seguendo le indicazioni presenti in curiose credenze di ascndenza medioevale. Una di queste dichiarava che gli adoratori del male, in contatto col maligno e figli indiscussi dei suoi poteri e malefici, ottenevano ogni dono malevolo per creare tempeste e mutare le condizioni dei fenomeni atmosferici più catastrofici a loro indiscutibile piacimento. Ovviamente però non tutti gli aficionados delle arti magiche erano in grado di rientrare in questa categoria poiché vi era una nutrito gruppo di maghi, conosciuti con il nome di Benandanti, che combatteva i praticanti maligni. Questi maghi benefici, diffusi soprattutto nella regione friulana, hanno da sempre suscitato enorme interesse e fascino poiché rappresentavano la punta di diamante di un fenomeno inspiegabile e incomprensibile per la Chiesa. Sicuramente i Benandanti non si opponevano all'istituzione ecclesiastica, anzi, fornivano il loro personalissimo contributo per salvare le anime perse nel senso più cristiano del termine. Per conseguire il loro intento, partecipavano ai raduni delle streghe e con esse combattevano utilizzando il potere dei semi di finocchio che minimizzava la malefica forza delle canne di sorgo degli avversari. Benandanti si nasceva, ed il marchio in grado di contraddistinguere questi maghi benighi dagli altri neonati era la cosiddetta camicia. Tra l'altro quella del feto o della placenta era conosciuta sia in occidente che in oriente per le sue straordinarie potenzialità magiche. Si dice che in determinate notti, l'anima del benendante uscisse dal corpo che la ospitava per presenziare ad incontri con altri maghi e per rimediare e trovare una valida ed immediata soluzione ai guai creati dai malefici di streghe e stregoni malvagi. Nel caso specifico, l'anima per far ritorno al suo luogo originario, doveva ritrovare il corpo nell'identica condizione, posizione e situazione in cui era stato lasciato. Se ciò non avveniva o l'anima trovava il corpo fuori posto, non avrebbe mai più potuto far ritorno e rientrar in esso. Sebbene, come si è già detto, quella dei benendanti fosse un'arte rivolta al bene, alla salvezza e alla purificazione delle anime corrotte e delle pecore smarrite, la Chiesa perseguitò ugualmente questi combattenti del bene, estorcendo loro confessioni mendaci su presunti raduni con il diavolo accompagnati da terribili cerimoniali malefici. Non dimentichiamoci un'altra caratteristica degna di nota che vale la pena ricordare: se nel resto dell'Europa le streghe perseguitate erano nella quasi assoluta totalità dei casi delle donne, i benendanti erano insolitamente quasi tutti uomini. Viene da chiedersi se davvero occorresse difendersi da questi stregoni buoni o se rappresentassero l'ennesimo di fronte al quale il marcio degli uomini ed il male che in essi risiede non fa davvero differenze.

Anche per oggi, Calì vi saluta.

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