domenica 8 febbraio 2009

Invisibilità, dai prodigi di Harry Potter alle ricerche in laboratorio


Fabio Calì l'uomo invisibile. Non suona bene?
Chi non ha mai sognato di essere invisibile? Credo che la fila sia lunga. Bene, per tutti coloro che almeno una volta nella loro vita hanno desiderato anche solo per un istante di tagliare la corda e sparire nel nulla, sono in arrivo buone notizie. Pare infatti che finalmente il mantello che rende invisibili, protagonista di celeberrimi film fantascientifici, cartoon e fumetti, abbia serie possibilità di diventare realtà. Gli scienziati della nota università di Berkley, in California, hanno recentemente dichiarato di aver appena compiuto un importante passo in avanti nello sviluppo di tecniche e materiali in grado di occultare alla vista cose, persone ed animali. Il gruppo di ricercatori in questione, coordinati dal professor Xiang Zhang, hanno per la prima volta dimostrato l'opportunità concreta di schermare oggetti tridimensionali alla vista, utilizzando strumenti artificiali per reindirizzare la luce. L'invenzione, ora, potrebbe trovare numerose applicazioni nei settori più disparati, soprattutto in quello militare visto che è stato proprio il Dipartimento US per lo studio in campo militare a sovvenzionare gran parte della sperimentazione. Ma come fanno gli oggetti a sparire nel nulla? Meglio ribaltare la domanda: come facciamo a visulizzare ogni cosa che ci circonda? In realtà un oggetto si rende visibile e quindi percepibile perché disperde la luce da cui è colpito, riflettendone una parte negli occhi di chi lo guarda. A questo punto occorre dunque precisare che il mantello dell'invisibilità sarebbe da considerare come la cosiddetta meta-materia, costruita in lega metallica, ceramica, teflon o in fibre composite, in grado non solo di deviare la luce, i radar o altre onde intorno all'oggetto (come accade ad esempio all'acqua di un ruscello quando incontra una roccia sul suo percorso), ma è disegnato proprio per curvare la luce visibile. Al momento il gruppo di ricerca sta tentando di impiegare la meta-materia per deviare le onde luminose senza creare né ombre né riflessi: una tecnologia nuova, assai diversa dal celebre Stealth (impiegata dai cacciabombardieri dell'aviazione militare americana) che rende sì invisibile ed impercettibile il velivolo, ma ne rende difficile l'individuazione ed il controllo, riducendone soltanto la superficie rilevabile dai radar. Allora, fan di Harry Potter e di tutta quella schiera di supereroi di cui in un batter di ciglia perdiamo ogni traccia: siete pronti, anche voi, a sparire?

Anche il vostro Calì sparisce e vi dà appuntamento al prossimo post.

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